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X-41 OD, ovvero la versatilità secondo i danesi

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L’X-41 OD (One Design) è opera del team progettuale della X-Yachts, guidato come sempre da Niels Jeppesen. L’X-41 OD è una barca destinata alle regate, realizzata per gareggiare anch’essa in monotipia e permettere agli equipaggi di confrontarsi tra le boe ad armi pari. Uno scafo veloce, che presta comunque attenzione all’aspetto crocieristico con volumi interni e allestimenti più che soddisfacenti.

Completamente liberi dai vincoli di stazza e dai parametri progettuali dei sistemi a compenso, tutto è stato pensato per la regata pura. Ne è nata una carena ben proporzionata e bilanciata, in grado di garantire buone prestazioni in tutte le condizioni di vento e di mare. I volumi delle sezioni prodiere sono limitati, le murate poco svasate e il baglio massimo, oltre a essere contenuto, è leggermente arretrato. Stratificato a mano su stampo aperto, lo scafo è in sandwich di divinycell da 20-25 mm con densità di 100 Kg/m3 ed è debitamente rinforzato nei punti destinati a subire le maggiori sollecitazioni. L’anima è chiusa tra diversi strati di tessuti e-glass biassiali, impregnati con resine poliestere verso l’interno e vinilestere verso l’esterno, in modo da creare un’efficace barriera contro l’insorgere di fenomeni osmotici. La coperta, realizzata anch’essa in sandwich con tessuti e-glass biassali e resine isoftaliche, risulta ben isolata termicamente, ed è unita allo scafo con uno speciale polimero adesivo. Composta da un bulbo in lega di piombo più antimonio e da una pinna in ghisa, la chiglia dell’X-41 OD ha un basso centro di gravità ed è ricoperta con uno strato epossidico, levigato secondo le forme delle dime originali, e rifinito con stucco poliestere per aumentarne la portanza. Il timone ha la pala in sandwich divinycell da 100 Kg/m3 laminata sottovuoto con resine e tessuto biassale e unidirezionale in e-glass; l’asse, a doppia rastrematura con tre ali saldate per aumentarne la resistenza, è in alluminio pieno e lavora su cuscinetti a sfere per unire una miglior sensibilità a un minimo attrito.X-41 OD

Il piano di coperta dell’X-41 OD è caratterizzato da una tuga a cuneo ben dimensionata, di altezza limitata e da un ampio spazio al triangolo di prua che agevola gli spostamenti durante le manovre, così come i camminamenti laterali che vantano, in corrispondenza dell’attacco delle lande, dimensioni più che adeguate. L’attenzione ai dettagli si denota anche nella falchetta che, posizionata internamente ai candelieri, è interrotta a metà del carrello del genoa, in modo da non disturbare chi è in murata e contemporaneamente dare sicurezza al prodiere in manovra. Da piede albero, tutte le manovre sono rinviate in pozzetto, drizze e amantigli terminano ai lati del tambuccio dove, su ogni lato, sono posizionati quattro stopper spinlock, otto strozzatori a torretta dedicati a vang, borose, cunningham e due winch. La scotta randa, armata alla tedesca, scompare sotto coperta all’altezza delle lande per fuoriuscire in prossimità di due winch situati a poppa. Sul prolungamento della tuga, nasce il paramare che protegge poco il pozzetto e ospita due winch dedicati al genoa. Il pozzetto, di dimensioni generose, è fornito di due panche lunghe e profonde, sull’estremità posteriore delle quali è installato il trasto della randa. La ruota del timone, realizzata in carbonio, misura ben 170 centimetri di diametro e, se da un lato permette al timoniere una buona visuale sulle vele, dall’altro ostacola, insieme al trasto della randa, il passaggio verso poppa.

Scendendo sotto coperta si percepisce subito l’impostazione sportiva dell’X-41 OD; troviamo infatti lunghi calpestii utili a stendere le vele e sviluppi in senso longitudinale delle sedute in modo da non creare intralcio ai movimenti anche a barca sbandata. Si rimane inoltre stupiti dai volumi, che in rapporto alla destinazione d’uso dell’unità, risultano generosi. Particolare attenzione è stata posta all’illuminazione naturale, garantita da tanti oblò e osteriggi incassati nella tuga e dalla scelta di rifinire a gelcoat bianco il controstampo del soffitto e quello su cui sono fissati i mobili. Ci si aspetterebbero interni spartani degni di una barca da regata e invece il design è ricercato, funzionale e pratico. Ottima la luminosità garantita sia dai grandi oblò a murata che dalla colorazione chiara delle paratie interne. Il legno utilizzato per le finiture è il teak. Il layout prevede una cucina a L con due fuochi sulla sinistra e uno spazioso tavolo da carteggio a dritta. La dinette è a due divani contrapposti con tavolo asportabile durante le regate, il piede, un tubolare in acciaio può rivelarsi molto utile per bloccare le vele e impedire che le stesse a barca sbandata possano volare da una parte all’ altra. A prua troviamo la cabina armatoriale con un ampio letto, 205 x 181 cm e un capiente armadio. Sempre a prua con accesso dalla dinette il bagno con wc manuale ad acqua di mare e comodo stipetto. A poppa troviamo le due cabine gemelle con letti matrimoniali dalle dimensioni generose, 202 x 150 metri e con armadi abbastanza capienti. Grazie al pozzetto sovraelevato l’altezza in cabina è notevole.

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Sotto la scaletta d’ingresso è ricavato il vano motore dell’X-41 OD, all’interno del quale è installato un Volvo D2-40 con trasmissione Sail-drive; alimentato da un serbatoio in alluminio da 90 litri, il propulsore viene gestito tramite il quadro comandi posto a destra della ruota del timone e viene fornito di serie completo di un’elica a pale abbattibili. Per quanto riguarda le autonomie di bordo, l’impianto idrico ha una riserva di acqua dolce di 180 litri e l’impianto elettrico  è alimentato da una batteria da 55 amp per il motore, più due da 120 amp per i servizi. Nulla da eccepire relativamente agli impianti di bordo, realizzati con materiali di elevata qualità. Molta attenzione è stata posta nel collocarli a centro barca per una migliore concentrazione dei pesi.

PROVA IN MARE DI “Vela e motore“: abbiamo avuto modo di verificare il comportamento dell’X-41 OD nel suo habitat naturale, la regata. In tale occasione la barca ha ben dimostrato il valore del suo disegno e delle sue linee e con poca pressione è stata sempre in lotta con i più grandi 45 e 50 piedi. Le polari fornite dal cantiere (le velocità sono riportate nella tabella nella scheda tecnica) confermano la sensazione vissuta vedendola in regata, una barca molto veloce, per nulla nervosa, scattante ad ogni minimo aumento di pressione e sorprendentemente facile nella gestione. Provare per credere. L’X-41 monta un Volvo Penta D2-40 cv con piedino sail drive, la velocità di crociera dichiarata dal cantiere è di circa 8 nodi. L’X-41 OD è una barca destinata a chi vuole fare il salto nei quaranta piedi e ha voglia sia di regatare ad alti livelli su un futuro monotipo sia di navigare in crociera in sicurezza e soprattutto comfort. L’X-41 OD offre un ottimo compromesso tra prestazioni e abitabilità.

PER CONCLUDERE: il cantiere danese conferma la sua fama corsaiola con un One Design di grande qualità. Agile e veloce tra le boe, comodo e spazioso in crociera. Si fa pagare. L’X-41 OD ha fin dall’inizio conquistato i cuori dei velisti impegnati sui campi di regata dello stivale. Il cantiere danese va dritto per la sua rotta, da oltre venticinque anni propone al pubblico modelli vincenti tra le boe ma anche apprezzabili per il loro comportamento in crociera. Dunque spiccate doti corsaiole grazie a linee slanciate, all’albero e timone in carbonio, ma anche buoni standard di comfort sia sopra che sotto coperta. Progetto La matita è di Niels Jeppsen, proprietario e firma storica del cantiere. La linea risulta sportiva, piacevole e accattivante, sembra ricalcare la tendenza del momento, bordi liberi ridotti, dritto di prua verticale, baglio massimo contenuto a soli 3,64 m che si estende quasi sino a poppa, ovviamente aperta e alta sull’acqua. La tuga è quella X, curata e filante in accordo con la sensazione di velocità e sportività che si prova salendo a bordo. Tutto sembra essere pensato ai fini delle prestazioni, il piano velico è a 9/10 con lande a murata, la superficie velica è generosa e distribuita in altezza per consentire di navigare veloci sia in poppa che di bolina anche con poca pressione. La maggior superficie della randa rispetto al genoa al 106% consentono una più facile gestione della virata con equipaggio ridotto in crociera. Il rating in Irc varia tra circa 1.114 e 1.118 a seconda del dislocamento e delle vele. In Ims il rating varia tra 565 sec/nm e 570 sec/nm.

Isola d'Elba: Campionato Europeo di X-41 OD

 Isola d’Elba: Campionato Europeo di X-41 OD

 

Tratto da: “SoloVela” e “Vela e motore“.

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