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Sun Odyssey 42i – La prova in mare

Sun Odyssey 42i exterior 2
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Con il Sun Odyssey 42i, Marc Lombard conferma la sintonia con la Jeanneau. Nato per sostituire il vecchio 43, questo scafo ricalca in pieno l’impostazione data ai precedenti modelli, il 36 e il 39, e ancora una volta la “i” sta a indicare la caratteristica costruttiva della coperta, realizzata con la tecnica dell’infusione denominata Prisma Process. La coperta del Sun Odyssey 42i è laminata in sandwich di vetro e balsa con il metodo dell’infusione. Una tecnica che permette di ridurre il peso proprio dove necessario, ossia nella pare alta dello scafo, pur mantenendo robustezza e rigidità. La giunzione scafo – coperta è realizzata in modo meccanico con rivetti e viti autofilettanti. La chiglia, che costituisce una zavorra di quasi 2.800 chili, è in ghisa trattata con resine epossidiche e termina con uno scarpone piuttosto allungato verso poppa. La versione performance pesa duecento chili in meno e porta il pescaggio da 2,13 metri a 2,30. Di buone dimensioni (vista l’efficacia in manovra) la pala del timone, laminata con resine poliestere e azionata da un meccanismo classico costituito dal settore in alluminio e frenelli. Non ci convince la scelta di posizionare i due serbatoi di acqua e carburante alle estremità, soluzione largamente in uso, ma che accentua i movimenti di beccheggio. Un altro elemento positivo del Sun Odyssey 42i è la buona ergonomia che caratterizza gli spazi. Ci si muove bene sia in pozzetto che in coperta, l’organizzazione e la distribuzione delle attrezzature è ben studiata, alcune soluzioni, colte per rendere più comodi i movimenti, non penalizzano la struttura e l’efficienza. Si ha una bella sensazione di studio e progettazione accurati. Tutto il sartiame è in spiroidale dyform a basso allungamento, con paterazzo fisso e patta d’oca. L’armo è frazionato a 9/10 e concepito per una conduzione semplificata al massimo, con una disposizione delle manovre in grado di ridurre l’equipaggio a due persone. Le vele fornite di serie sono in dacron, con randa steccata di 39 metri quadri e genoa al 122% della J di 42,4 metri quadri. Il Sun Odyssey 42i è motorizzato con uno Yanmar da 54 hp alimentato da un serbatoio da 130 litri e che sviluppa, secondo la nostra prova effettuata in condizioni di mare calmo e senza vento, una velocità di 7,5 nodi a 2.200 giri. La trasmissione è fornita da un’asse in acciaio da trenta millimetri di diametro che aziona un’elica tripale fissa. Scarso l’effetto evolutivo, probabilmente grazie alla profondità della pala del timone la cui parte più immersa lavora libera dalle turbolenze dell’elica. Buona la manovrabilità e la stabilità di rotta in condizioni meteomarine che certo non le mettono alla prova. Agevoli le manovre in pozzetto, dove tutto sembra a portata di mano, certo non a caso, e dove l’equipaggio può lavorare anche se numeroso.

Scarica la prova in mare di “Solovela“.

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