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Canados 70 – La prova in mare

Canados 70
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L’ampia traiettoria che ha portato Canados nell’olimpo della cantieristica internazionale nasce da una vicenda piuttosto particolare. Nel 1946, infatti, la fabbrica italiana di idrovolanti addestratori in legno Saiman decise di impegnarsi appieno nel settore della nautica grazie alle competenze ormai acquisite nella tecnologia del multistrato incollato. Nacque così la Cooperativa Costruzioni Navali di Ostia, con sede presso l’idroscalo di Ostia, che ha consegnato più di 700 yacht superiori ai 36 metri.

Canados è da sempre rimasta fedele ai valori e alla conoscenza secolare gelosamente custodita dai mastri artigiani attraverso la storia. Ancor’oggi, le abilità e i segreti del mestiere sono tramandati di padre in figlio. Canados può fregiarsi del titolo di uno dei pochi costruttori italiani di yacht in grado di produrre quasi esclusivamente presso le proprie strutture site in Ostia.

Negli anni Settanta, il cantiere raggiunse l’eccellenza nella lavorazione del legno compensato e lamellare, eguagliata solo da pochi altri nel settore nautico italiano, diventando così il punto di riferimento per la nautica da diporto. Sono del cantiere i progetti delle carene, mentre le sapienti mani dei carpentieri e dei falegnami realizzano dei veri gioielli del mare. È di questo periodo la costruzione del più grande yacht a motore in multistrato di mogano mai realizzata in Italia, commissionato dall’armatore greco Panos Nomikos.

Verso la fine degli anni Ottanta, con l’esperienza maturata nella costruzione di barche in vetroresina, nascono i primi motoryacht moderni. Il Canados 70 S del 1988 può essere definito a pieno titolo il successo massimo della tecnica di stratificazione in stampo. È proprio con questo modello, dalle linee sinuose ed eleganti, che Canados inizia ad impegnarsi approfonditamente nell’arte della personalizzazione, grazie ad uno scafo stampato in vetroresina e una coperta in legno in grado di accontentare qualsiasi richiesta degli armatori.

CANADOS 70, 1983, 24 NODI DI CROCIERA

    

All’interno della celebrazione per il 70° anniversario del cantiere, Canados ha già adottato il nuovo logo e la nuova brand identity. Nel prossimo mese di aprile 2016, Canados presenterà il suo esclusivo libro “Canados 70 anni – Un tributo all’Italia”.

PRINCIPALI DETTAGLI DEL CANTIERE NEL 2016 

La struttura di Canados di 80.000 metri quadrati sorge lungo la foce del Tevere e comprende:

  • 2 edifici che ospiteranno uffici: tecnico, acquisti, amministrazione e commerciale
  • 2 porti turistici privati, rispettivamente con una superficie d’acqua di 16.000 e 9.000 metri quadrati che consente continue attività di collaudo con accesso diretto al mare entro 400 metri. I porti turistici accolgono anche gli yacht dei clienti per la loro manutenzione programmata, aggiornamenti tecnici, refit e rimessaggio invernale
  • 260 tonnellate di travel lift che permette il trasporto di yacht sopra i 40 metri -4 aree esterne di lavoro per le attività di refit e manutenzione rispettivamente di 3.200 mq, 2.400 mq, 3.000 mq, e 2.400 mq – Un capannone per la vetroresina di 3.200 metri quadrati
  • Un capannone per l’assemblaggio di 2.400 mq
  • Un capannone per la finitura di 2.600 mq
  • Un capannone per la verniciatura di 600 mq
  • Una falegnameria di 3.200 mq, con officina per il legno e un capannone per i mock-up dove sono assemblati in scala uno tutti gli interni.

Fonte: Nautica.it “Nuova proprietà per i cantieri Canados”

 

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