DETTAGLIO
La storia
La prima pagina della lunga storia di CRANCHI YACHTS fu scritta nel 1866, quando Giovanni Cranchi aprì una bottega sul Lago di Como per la costruzione di scafi da pesca e per il trasporto di merci e persone sul lago. 60 anni dopo, il nipote di Giovanni Cranchi acquistò un fabbricato per realizzare un vero e proprio cantiere nautico, dove iniziò a prendere forma anche la tipica qualità che, da sempre, contraddistingue il marchio Cranchi.
Dagli anni ’60 agli anni ’90
Fino agli anni ’60 il cantiere si dedicò alla produzione di scafi in legno (Tanus, Faster, Sbarazzino e Dinghy 12 P risalgono tutti a questo periodo). Negli anni ’70 e ‘80 assistiamo a un punto di svolta, con l’avvio della produzione di imbarcazioni in vetroresina e il passaggio da uno stampaggio di tipo artigianale a una realtà più industrializzata, che permette di raggiungere volumi produttivi elevati per numerosi modelli: Pilotina (1.550 unità in 6 anni), Scout (500 in 5 anni), così come Rally 20, Hobby 20, Derby 700, Clipper 760, Start 21 e Cruiser 32. Il cantiere continua a espandersi per tutti gli anni ’90; nel 1997 viene inaugurato il Marine Test Center per le prove in mare dei prototipi e la presentazione delle ultime novità.
Dal nuovo millennio in poi
Nel 2006 Cranchi Yachts si trasforma in S.p.A., con la quinta generazione Cranchi al timone dell’azienda. L’attuale produzione è suddivisa in varie serie: Trawler (40-53 piedi); Crossover (XT 36); Flybridge (52-60 piedi); Hard Top (38-60 piedi); Cruiser e Day Cruiser (30-35 piedi); Sport Line (27-33 piedi) e Outboard (Panama 24).
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