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SANGERMANI – SANGERMANI 23 MT

SANGERMANI 23 MT, 1959, LAURENT GILES, SCAFO 2015, SANGERMANI, COPERTA IN TEAK 2000, 1 x 324 HP ROLLS ROYCE, MOTORE REVISIONATO NEL 2019, 4 CABINA/E, 3 BAGNO/I, GENERATORE, DISSALATORE, DELFINIERA IN LEGNO, AVVOLGIFIOCCO ELETTRICO, VELE 2006-2010, SARTIAME SPIROIDALE 2005, TAVOLO POZZETTO AMOVIBILE, PREZZO IVA ESCLUSA, +39 06 65 22 258/9, www.mediaship.it – CODICE ANNUNCIO C/2904/V

Modello SANGERMANI 23 MT

“ALCOR II” è un magnifico yawl di 23 metri, costruito in legno e a due alberi, varato originariamente nel 1959 dallo storico cantiere Sangermani di Lavagna, su progetto dell’architetto Laurent Giles. Si tratta del suo disegno numero 337, nonché della costruzione numero 102 del cantiere Sangermani. Il suo primo armatore fu lo spagnolo Luis de Olano y Barandiarán che, nel 2000, lo cedette all’attuale armatore italiano. ALCOR II è inoltre iscritto all’A.I.V.E (Associazione Italiana Vele d’Epoca) e partecipa a moltissimi raduni per imbarcazioni d’epoca nel Mediterraneo. Ne esiste un Demi Coque anche presso il Real Club Náutico di Barcellona
 
Nel 1970 ottenne un terzo posto alla Giraglia Rolex Cup, mentre dal 2001 al 2008 ha partecipato prima al circuito Prada, poi al circuito Vele d’Epoca – Panerai Classic Yacht Challenge, collezionando una serie di vittorie e importanti risultati di gara. Nel 2002 ha ottenuto una vittoria di classe nella tappa di Imperia del Trofeo Prada; nel 2004 ha vinto nella propria classe all’Argentario Sailing Week di Porto Santo Stefano, in Toscana. Nel 2005 ha vinto la regata Porto Rotondo – Cannes ed è arrivata seconda al Campionato Internazionale del Mediterraneo. Nel 2006 si è aggiudicata il concorso di eleganza alle Vele d’Epoca di Imperia; nel 2007 è arrivata seconda nella propria classe alle Vele d’Epoca a Napoli, quarta edizione di un evento organizzato annualmente dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia e, nel 2008, ha ottenuto la prima posizione all’Argentario Sailing Week nella classe “Yacht classici superiori a 14 metri”
 
La costruzione di ALCOR II è molto solida e preziosa: fasciame in teak da 38mm su ordinate rinforzate di rovere alternate a costole flessibili in acacia piegata a vapore. All’interno, “Alcor II” accoglie 1 cabina armatoriale, 3 cabine doppie, 3 bagni e un alloggio per l’equipaggio con 3 posti letto. Nel 2019 sono stati completati i seguenti interventi di manutenzione: verniciatura alberi (precedentemente rasati e riportati a zero nel 2013), revisione e tagliando motore Rolls Royce 324 CV, coppali e tagliando gruppo elettrogeno. Nel 2015 è stato riverniciato lo scafo, nel 2010 sostituito il ponte in teak e le vele mentre nel 2005 tutte le sartie. ALCOR II è inoltre equipaggiato con generatore, dissalatore, illuminazione interna a LED. In conclusione, ALCOR II è un magnifico Yawl d’epoca in grado di abbinare ancora eccellenti prestazioni a vela a comfort e lusso di altissimo livello.
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Cantiere SANGERMANI

L’attività cantieristica Sangermani è nata alla fine del diciannovesimo secolo a Mulinetti, un paesino della Riviera di Levante vicino Recco, presso Genova. Sin dalle origini questo cantiere si è distinto per la scelta strategica di produrre poche imbarcazioni da lavoro, privilegiando la costruzione di yacht. Nel 1934 i fratelli Sangermani decisero di trasferire il cantiere a Rapallo. Qui sono stati varati almeno una quarantina di splendidi yacht; tra cui spicca Samani I, ispirazione di molti successivi motorsailer, Santa Rita, Gipo II, e in particolare il 22 metri sloop Samani II, che è ancora oggi in navigazione. Nel 1946 i fratelli Sangermani si spostarono in quella che sarebbe stata la sede attuale dei Cantieri Sangermani di Lavagna. Fu tra gli anni ’50 e ’60 che la produzione Sangermani venne alla ribalta della scena internazionale con la realizzazione di diversi III classe RORC (Royal Oceanic Racing Club). Vennero costruite diverse splendide barche per lo Sport Velico della Marina Militare Italiana: tra esse non si possono dimenticare Chiar di Luna (10 mt), terminata nel 1950, e Artica II (12,90 mt), varata nel 1956, che con le loro numerose vittorie nelle più importanti regate hanno contribuito a far conoscere nel mondo il nome dei Cantieri Sangermani. Gli anni ’70 furono gli anni di maggior evoluzione dello yachting italiano. Si costruirono barche sempre più grandi, progettate da architetti navali famosi del calibro di Laurent Giles, Sparkman & Stephens, German Frers, Carlo Sciarrelli ecc., sebbene più della metà degli scafi è stata costruita su progetto Sangermani. A partire dal 1978, sotto la guida di Cesare Sangermani jr. sono iniziate nel Cantiere di Lavagna le costruzioni di scafi con materiali compositi avanzati. Grazie alle importanti collaborazioni con alcuni tra i maggiori esperti del settore sono stati varati alcuni prototipi sperimentali a vela e a motore, tra i quali citiamo Guia 2000 (13,60 mt) di Giorgio Falk, costruita nel 1979 su progetto di German Frers, vincitrice della Giraglia nel 1979 e nel 1983, campione del Mediterraneo per due anni consecutivi e nel 1985 vincitrice, con Pierre Sicouri e Paola Pozzolini, della Brooklyn Cup, la transatlantica a coppie; Articolo Quinto (10,50 mt), costruita nel 1980, realizzata come barca molto vicina al concetto di “monoscocca” in sandwich di kevlar e balsa aeronautica. Flash (9 mt), secondo classificato al mondiale offshore classe II del 1984 e campione italiano offshore classe III nel 1986; Rolly Go (15,64 mt) e Ottovolante (12,18), il primo catamarano Sangermani, varate nel 1981La qualità dei materiali impiegati, molti dei quali provenienti dall’industria aerospaziale, e la continua ricerca dell’innovazione tecnologica sulla base di metodi sperimentali, hanno esemplificato la ricerca della perfezione fin nei minimi dettagli di attrezzature e costruzione. Ciò ha portato alla creazione di yacht unici con prestazioni superlative, come è stato dimostrato dalle vittorie negli eventi velici più importanti, dalla Giraglia Rolex Cup al Campionato del Mediterraneo. Le tecniche sperimentali, dal W.E.S.T. System (utilizzato dal 1986 nella costruzione di molti yacht quali Secondo Pensiero, 19,50 mt; Dalu, 20,15 mt; Luja, 23 mt; e Wallygator, 25,12 mt) fino allo Xilon 30003 (utilizzato dal 2004), hanno permesso l’implementazione di materiali all’avanguardia nel tradizionale metodo costruttivo, contribuendo in modo naturale al processo di ammodernamento del Cantiere. Segnaliamo in tal senso modelli quali il Sangermani 33 “Magica Dea” costruito in legno e carbonio e appartenente alla famiglia Boroli, promotrice del Trofeo Achille Boroli. Nel corso degli anni, il cantiere Sangermani ha costruito anche barche a motore, come la storica Pilotina Clinker (10 mt, 1966), vera e propria barca simbolo di Sestri Levante, Scilla (oggi Duchessa, 10,50 mt, 1966), Cala Junco (oggi Patinia, 13,72 mt, 1973). Più recentemente, troviamo il motor yacht Secondo Pensiero (19,50 mt, lobster del 1987), il fisherman sportivo Ebb Tide (15,00 mt, 1994) e vari day-cruiser costruiti tra il 2006 e il 2008 (quali Again Again, Numero Zero e Raggio di Sole, tutti di 9,99 mt).

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Ultimo aggiornamento dell'articolo: 10 giugno 2021
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C/2904/V • 1959 • Venduta

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