CCYD 58, 1985, CCYD, SCAFO BLU, CCYD, COPERTA IN TEAK 2013, 2 x 125 HP PERKINS, 523 ORE DI MOTO, ELICA DI PRUA, DERIVA MOBILE, 3 CABINA/E, 2 BAGNO/I, 2 BOX DOCCIA, GENERATORE, CLIMATIZZATORE, GPS INTERFACCIATO CON RADAR, RADAR, AVVOLGIRANDA IDRAULICO, AVVOLGIFIOCCO IDRAULICO, AVVOLGITRINCHETTA IDRAULICO, VELE 2010, SARTIAME SPIROIDALE, TAVOLO POZZETTO FISSO, CAPPOTTINA PARASPRUZZI, BIMINI-TOP, BATTERE 2024 +39 06 65 22 258/9,+ 39 331 7400783 www.mediaship.it – CODICE ANNUNCIO W164451/V
Il CCYD 58 è stato sempre ben mantenuto nel corso del tempo e molto curato dall’attuale armatore dal 2000. Nel 2023 la sostituzione della linea d’asse e delle tenute; nel 2020 nuove vele (randa, genoa). Tra il 2019 e il 2018 i 2 motori Perkins da 125 CV sono stati sbarcati e riportati a ore 0 (attualmente 523), oltre al nuovo genoa, la nuova strumentazione Garmin con doppio chart plotter interno/esterno interfacciato con radar e la sostituzione dei WC. Nel 2016 il nuovo impianto elettrico, mentre nel 2015 il rifacimento del teak completo, sbarco e riverniciatura degli alberi e revisione del sartiame. Il CCYD 58 è ottimamente equipaggiato, con: generatore, climatizzatore, elica di prua, deriva mobile idraulica (0,75/2,35 m), avvolgiranda; avvolgifiocco e avvolgitrinchetta idraulici, winch elettrici, passerella idraulica, spiaggetta di poppa, 3 frigoriferi, forno a microonde, lavastoviglie, interni in mogano, 2 box doccia, illuminazione interna degli armadi. Pronto alla boa
Modello CCYD 58
CCYD 58
Il CCYD 58 riprende le linee del CCYD 55, il secondo modello prodotto dal cantiere dopo il 75 piedi, nonché il suo modello più noto. Dal 55 riprende la coperta dal taglio insolito, quasi Flush Deck, con doghe in teak a diverso orientamento e bordo libero discretamente alto, per una sensazione di compattezza che non passa inosservata.
Come per il 55, anche il CCYD58 è costruito in acciaio, con deriva mobile a baionetta che fuoriesce da una falsa chiglia accentuata. Il livello qualitativo dell’impiantistica è veramente elevato, con ampi spazi a disposizione per accedere a lavorare al motore da ogni lato e in tutta comodità. Anche gli interni del CCYD 58 riflettono l’altissima qualità delle lavorazioni e l’utilizzo di materiali di pregio.
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Cantiere CCYD
CCYD
Il cantiere CCYD (Costruzione Charter Yacht Diporto) fu fondato negli anni ’70 da Gianfranco Padoan, un grande appassionato di navigazione; la prima imbarcazione fu costruita utilizzando un guscio di VAGABOND 53, era ad uso personale e si chiamava KRIKEPA. In seguito il cantiere costruì in acciaio e verso la fine in alluminio (pochissimo in vetroresina).
I modelli erano principalmente motorsailer e grandi vele a parte un motoyacht dislocante di 65′ il CCYD 200 in acciaio con sovrastrutture in vetroresina progettato da Tommaso Spadolini di cui furono costruiti due esemplari, e un open in vetroresina con le eliche di superficie, l’ASTRAL 135; (1 esemplare). Padoan cedette in seguito il cantiere a Gianni Varasi, per poi finire sotto il controllo del Gruppo Rolla.
Il cantiere CCYD, attivo tra il 1979 e il 1992, era famoso per la costruzione di golette oceaniche custom da 18 a 36 mt, imbarcazioni di alta qualità e di notevoli dimensioni per l’epoca, costruite principalmente in acciaio e con i più alti standard della classe Lloyd. In 15 anni, sono state prodotte circa 30 unità. La più grande è un 120’ – 38 mt, armata a sloop e varata per un armatore giapponese nel 1990, su progetto di Ron Holland con interni di Spadolini, che vanta un record di traversate oceaniche (ELECTA ex IL DOGE) ed è stata recentemente venduta.
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