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SE RI GI – SOLARIS 0

SOLARIS 0, 1990, REFIT 2010/11, PROG. D. PETERSON, SE RI GI, COPERTA IN TEAK 2010, 1 x 306 HP VOLVO PENTA CON ELICA 4 PALE PASSO VARIBILE, ELICA DI PRUA IDRAULICA, INTERNI CURATISSIMI IN TEAK CON 5 CABINE DOPPIE (DI CUI 3 MATRIMONIALI) 3 BAGNI + CABINA DOPPIA EQUIPAGGIO, TAPPEZZERIE IN PELLE, GENERATORE, DISSALATORE, ARIA CONDIZIONATA, RISCALDAMENTO, RADAR, WINCH IDRAULICI, VELE 2010, SARTIAME 2010, TAVOLO POZZETTO OSPITI IDRAULICO TRASFORMABILE IN PRENDISOLE, PARABREZZA IN ACCIAO E VETRO CON CAPPOTTINA PARASPRUZZI, AMPIA SPIAGGETTA DI POPPA IDRAULICA, ELEGANTE ED IDEALE PER CROCIERE E LUNGHE NAVIGAZIONI, OTTIME CONDIZIONI, +39 06 65 22 258/9, www.mediaship.it – CODICE ANNUNCIO W144486/V

Cantiere SE RI GI

Serigi – La storia del cantiere

Il Cantiere Serigi viene fondato nel 1974 ad Aquileia, in Friuli Venezia Giulia. I primi lavori sono costituiti esclusivamente da opere d’allestimento di scafi progettati e stampati presso altri cantieri, come BENELLO, ma che si distinguono da subito per la precisione delle lavorazioni ed il grado di finitura dei manufatti. Di lì a poco, nel 1977, grazie allo spirito d’impresa, alle capacità e alla vitalità degli uomini impegnati nell’azienda, vengono varate le prime imbarcazioni in vetroresina realizzate interamente dal cantiere, che va così assumendo una propria immagine sul mercato, già imponendo la linea “SOLARIS”.

Serigi e la linea Solaris

Nascono quindi il SOLARIS 37 ed il SOLARIS 47. Gli anni ’80 vedono la definitiva affermazione del cantiere, quando la linea “SOLARIS”, ormai sinonimo di imbarcazioni prestigiose, si arricchisce dei nuovi modelli disegnati da quello che è oggi considerato uno tra i migliori progettisti mondiali d’imbarcazioni a vela, il californiano DOUG PETERSON. Entrano in scena in questo periodo il SOLARIS 39, il SOLARIS 36 ed il mitico SOLARIS 47 ONE. È questa l’era del SOLARIS ZERO di 21 metri di lunghezza, ovvero 67’ piedi, un gigante per l’epoca; contemporaneamente scendevano in acqua barche che hanno contrassegnato lo yachting di questi anni, come il Solaris 48 Club Racer, il Solaris Two 43 ed il Solaris 48 CC.

Gli anni ’90

Gli inizi degli anni ‘90, caratterizzati da un’importante recessione economica, portano la crisi anche nella nautica a livello mondiale, alla quale il cantiere fa fronte, dedicandosi, oltre che alla costruzione, anche al rimessaggio di imbarcazioni ed alla produzione in collaborazione con la Fincantieri di Monfalcone, dei fumaioli in composito per le più grandi navi passeggeri di Carnival e P&O, acquisendo così importanti informazioni tecniche sull’utilizzo del materiale composito. Nasce in quel periodo il SOLARIS 55 CC.

Nel 1996 viene acquisito il contratto per l’ammiraglia Solaris, il primo SOLARIS 72 e nel 1998 un progetto custom a motore: una barca “old style”, progettata dallo statunitense Bruce King, che ricorda le aragostiere americane del Maine, tanto in voga ancora oggi. Nel 1999, oltre alla consegna di un Solaris 59, viene varato anche l’innovativo Solaris 62, precursore degli yacht con deck house stilizzata, costruito in composito avanzato con tessuti di vetro, kevlar, carbonio e resine epossidiche.

Grandi progetti Custom

Nel 2001 il cantiere, oltre alla costruzione del terzo Solaris 72, vara due progetti Custom che gli consentono di farsi conoscere anche come costruttore d’imbarcazioni hi-tech performanti. Si tratta del Solaris 55 Open, progettato da Andrea Vallicelli, e del Farr 52 IMSMascalzone Latino XI”, costruito per la preparazione equipaggio in vista della Coppa America 2003. Nel 2002, viste le nuove esigenze di crescita, viene attuato un ulteriore ampliamento, che porta l’azienda a svilupparsi sull’attuale area complessiva di circa 26.000 metri quadrati di cui 5.000 coperti e capaci di ospitare imbarcazioni di oltre 35m.

Nel 2003 il cantiere inizia, oltre alla costruzione del prototipo del nuovo Solaris 44, anche la produzione dell’innovativo Solaris 36 One Design, progettato in collaborazione con lo Studio Lostuzzi, del quale vengono costruiti 20 esemplari e si costituisce la “Solaris 36 OD Class”. Al contempo viene anche firmato un custom da 23 metri, il Solaris 76, progettato da Peterson, con la collaborazione di numerosi designer di livello mondiale per la progettazione dello styling, degli interni e delle strutture. Contemporaneamente continua il successo del 72 che incontra il favore di armatori in cerca di un custom per navigare veramente. Nel 2010, il cantiere passa di mano e cambia nome in SOLARIS YACHTS.

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Ultimo aggiornamento dell'articolo: 19 luglio 2022
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Prova in mare - Solaris Zero – La prova in mare

Solaris Zero

Il SOLARIS ZERO è stato Progettato da Doug Peterson e prodotto dal cantiere Se.Ri.Gi di Aquileia. È uno sloop cutter che offre prestazioni nautiche di ottimo livello e un grandissimo comfort di bordo. Si tratta di un’imbarcazione particolarmente adatta per lunghe crociere. Il Solaris Zero ha una poppa di dimensioni enormi, ma lo spazio che se ne ricava è davvero inusuale: due veri pozzetti; cinque grandi cabine, compresa la suite armatoriale con bagno e locale doccia separato, due toilette per gli ospiti, un quadrato sontuoso con zona lettura-carteggio, cucina passante e cala vele di prua. All’ampiezza dei volumi contribuisce naturalmente anche il dislocamento di 30 tonnellate, a cui corrisponde una superficie velica di 232 mq, capace di imprimere un buon passo anche con vento leggero. Molto robusta, con finiture curatissime.
Il piano velico è classico e l’impiantistica è ben dimensionata, mentre l’elica a passo variabile consente di adattare al meglio il regime di navigazione alle condizioni del mare.
Il SOLARIS ZERO è un’imbarcazione caratterizzata da forme semplici, un baglio importante e una considerevole larghezza in coperta a poppa. Il coefficiente prismatico dello scafo è medio-alto, il baglio massimo è abbastanza arretrato e i volumi, soprattutto nell’opera viva, sono tirati in lungo, con ‘un’importante lunghezza dinamica al galleggiamento.
La prua del Solaris Zero è relativamente profonda, con sezioni molto semplici: a U a prua, quasi semicircolari e a V, appiattite sul fondo, a centro barca.

LEGGI LA PROVA IN MARE DI “VELA E MOTORE”

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