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JEANNEAU – SUN ODYSSEY 49

SUN ODYSSEY 49, 2004, P.BRIAND, JEANNEAU, YANMAR 101 HP, 720 ORE DI MOTO, ELICA GORI ABBATTIBILE CON DOPPIO PASSO, ELICA DI PRUA, 3 CABINE, 2 BAGNI, BOX DOCCIA, GENERATORE, PLOTTER CON FISH FINDER 2016, CLIMATIZZATORE, AIS, RADAR, BOMPRESSO, AVVOLGIRANDA, AVV.GENNAKER, 1 WINCH ELETTRICO, TAVOLO POZZETTO, CAPPOTTINA PARASPRUZZI, BIMINI-TOP, +39 06 65 22 258/9, +39 348 2337 257 – www.mediaship.it – CODICE ANNUNCIO W110350/V

Cantiere JEANNEAU

 

Jeanneau è oggi un indiscusso protagonista nella costruzione di barche a vela e a motore entrobordo. Le sue creazioni più recenti fanno parte delle linee Leader, Velasco e NC.

La storia

Il cantiere viene fondato nel 1957 a Les Herbiers, in Francia.

I primi modelli a vela vengono prodotti nel 1964, tra cui spicca l’Alizé, che ottiene subito un grande successo. Ci vorranno tuttavia ancora alcuni anni perché Jeanneau diventi un leader nella progettazione e costruzione di barche a vela abitabili. Occorre infatti attendere gli anni ’70, decennio in cui vengono immessi sul mercato i fantastici Love Love e Sangria.

Negli ’80 il cantiere si lancia nelle gare di motonautica in partnership con la società di trasporti Graveleau, e inaugura l’atelier Jeanneau Techniques Avancées (JTA) per la progettazione di prototipi da competizione ad alta tecnologia.

Nel 1989 nasce la linea Prestige, con cui il brand si inserisce nel mercato dei Motor Yacht di lusso, dove è tuttora presente con gli oltre 2.500 modelli prodotti fino ad oggi.

Negli anni ’90 entra a far parte del prestigioso Gruppo Bénéteau, che acquisisce anche il marchio CNB per la produzione di yacht dai 60′ ai 94′, di Lagoon per i catamarani e Montecarlo Yachts per la realizzazione di yacht a motore fra i 65′ e i 105′.

Dopo l’acquisizione assistiamo alla nascita della linea Sun Fast di cruiser-racer, con il lancio del Sun Fast 52.

Negli anni ‘00 il cantiere consolida ulteriormente il suo successo mettendo in produzione la gamma dei sofisticati modelli Sun Odyssey.

Nel 2014 presenta la sua prima barca di serie superiore ai 60 piedi, il Jeanneau 64.

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Ultimo aggiornamento dell'articolo: 5 marzo 2020
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W110350/V • 2004 • Venduta

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Prova in mare - Sun Odyssey 49 – La prova in mare

Il Sun Odyssey 49 punta a ottenere da un unico scafo due versioni diverse, una rigorosamente crocieristica, l’altra più spinta. Questo modello nasce infatti con una carena concepita per adattarsi alla versione Sun Fast. Pur rispettando le esigenze di abitabilità e facilità di manovra richiesta dalla sua destinazione d’uso, questo quindici metri non è una barca disegnata sugli interni, come spesso lo sono i modelli da crociera pura. Complici le dimensioni che hanno permesso di ricavare le volumetrie necessarie senza forzare le linee della tuga, il Sun Odyssey 49 ha dalla sua un’estetica proporzionata e un ottimo rapporto tra spazi esterni e interni.

Il progetto del Sun Odyssey 49 porta la firma di Philippe Briand; la carena del Sun Odyssey 49 è caratterizzata da uscite di poppa alte sull’acqua che ricordano quelle degli IMS di inizio millennio, così fatti per ridurre il galleggiamento statico e, di conseguenza, il Gph. Il fondo dello scafo del Sun Odyssey 49 è piatto, con fianchi svasati a poppa ed entrare sottili. Il baglio massimo è molto largo e leggermente arretrato, alla ricerca della massima stabilità di forma. Grazie anche al bulbo con scarpone a basso baricentro e pescaggio di 2,15 metri, la percentuale di zavorra non arriva al 30% del dislocamento. La chiglia stretta e allungata del Sun Odyssey 49 garantisce buona efficienza in bolina. Lo scafo è in laminato pieno di stuoia alternata a mat e resina poliestere, l’ultimo strato è impegnato con resina vinilestere per una più alta protezione contro l’osmosi.

Sun Odyssey 49 statsCon un rapporto superficie velica/dislocamento pari a 21, il Sun Odyssey 49 non è molto invelato. L’obiettivo d’altronde è quello di agevolare le manovre, allargando il range di vento in cui poter navigare a tutta tela. Anche per questo si apprezza l’equilibrata ripartizione della superficie velica, con un genoa a 19/20 poco più grande della randa. L’albero Sparcraft è armato con due soli ordini di crocette acquartierate e appoggia in coperta, il sartiame è in cavo discontinuo con doppio paterazzo.

Il Sun Odyssey 49 ha una tuga bassa e filante che snellisce le linee e agevole i movimenti. I dislivelli contenuti permettono di passare facilmente da una parte all’altra della coperta, inclusa la zona di poppa. Con 330 cm di lunghezza e 270 di larghezza, il pozzetto del Sun Odyssey 49 è tra i più spaziosi della categoria, ed è in grado di accogliere fino a dieci persone sulle lunghe panche leggermente arcuate. L’organizzazione delle manovre del Sun Odyssey 49 è crocieristica, con trasto molto avanzato.

Esistono due versioni del Sun Odyssey 49: una armatoriale composta di tre cabine e due bagni; e una charter con quattro cabine e altrettanti bagni. Scendendo sottocoperta si resta subito colpiti dall’ampiezza del quadrato, sensazione acuita dalla luminosità fornita dai quattro boccaporti apribili e dai sei oblò fissi, oltre che dai due metri d’altezza. La dinette è leggermente rialzata, mentre la cucina a murata è lunga oltre 3 metri. A dritta della scala si incunea la zona carteggio, con un piano lungo quasi due metri. Le due cabine di poppa sono pressoché identiche, con buona areazione e cuccette più grandi della media. A prua troviamo la zona armatoriale con annessa toilette con box doccia separato.

Con 700 litri d’acqua e 230 di gasolio, il Sun Odyssey 49 dispone di una buona autonomia. Al posto del solito manomentro di livello dei serbatoi c’è un contalitri digitale che consente di tenere meglio sotto controllo il consumo dell’acqua.

A dispetto della mole e del suo piano velico, il Sun Odyssey 49 della prova della rivista “Vela” ha dimostrato un’inaspettata agilità con poco vento. A suo vantaggio, la poppa alta sull’acqua, senza trascinamenti. Con 7 nodi di vento reale abbiamo bolinato a 4,5 nodi, target intermedio fra i crociera regata e i crociera pura. La bolina stretta non è il suo forte; contrariamente al solito, la doppia timoneria non indurisce il circuito dei frenelli, le ruote sono infatti morbide e sensibili.

 

 

Sun Odyssey 49 2

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